ECM. Pateri (Cogeaps): “Delibera sui trienni passati è un’occasione unica per i professionisti sanitari. Contatteremo inadempienti per avviare percorsi virtuosi”
Nulla varia per la scadenza del triennio ECM odierno, fissata al 31 dicembre 2025.
Data:
5 Luglio 2025

Nulla varia per la scadenza del triennio ECM odierno, fissata al 31 dicembre 2025. Crediti compensativi per regolarizzare i trienni già scaduti, ma dal 2026 resta il rischio sulla copertura assicurativa. Pateri affonda: “Con Agenas c’è crisi. La firma della Convenzione con Cogeaps è urgente, Federazioni e Ordini non hanno mai mancato”.

04 LUG –
“Abbiamo voluto dare una grande possibilità, senza fare sconti, a chi ha la volontà di mettersi in regola acquisendo tutti i crediti mancanti per i trienni passati, un’occasione che però è unica e come tale va percepita”. Pierpaolo Pateri, neo eletto vicepresidente Cogeaps, membro della Commissione ECM ed ex tesoriere Fnopi commenta così l’approvazione delle recente delibera da parte della Commissione Nazionale per la Formazione Continua che assicura ai professionisti sanitari più tempo per recuperare i crediti dei trienni passati, attivazione del sistema dei crediti compensativi e una premialità confermata per i più virtuosi.
“Con la promozione di questa delibera, la Commissione finalmente assume una decisione che va nella direzione della messa in sicurezza del sistema ECM. Visti i numeri dei professionisti ancora non certificabili per i trienni passati, sono state create le condizioni migliori per permettere loro di mettersi finalmente in regola”.
Nel testo della delibera si conferma la scadenza al 31 dicembre 2025 per acquisire i crediti del triennio 23-25 ma si aggiunge anche la possibilità di acquisizione per il triennio 20-22, crediti che saranno poi poi trasferibili entro il 31 dicembre 2026. Tempo invece fino a dicembre 2028 per acquisire crediti compensativi e mettere in regola i trienni passati (dal 2014-2016 in poi), mentre per chi ha già crediti in eccesso dai trienni precedenti sarà il Cogeaps a sistemare la situazione formativa.
“Ovviamente provvedimenti come questo – prosegue Pateri – non possono e non devono essere una regola. Il segnale è forte, la delibera è stata approvata all’unanimità da tutti i rappresentanti delle professioni. Così, alla fine del 2028 sapremo veramente chi voleva mettersi in regola e chi ha invece deciso di rimanere fuori dal sistema”.
Ora saranno Federazioni e Ordini a prendere in mano, con comunicazioni scritte e ad personam, le situazioni degli iscritti più al limite. “C’è impegno da parte degli Ordini di avviare un percorso virtuoso, andando a individuare i professionisti non in regola – conferma Pateri -. La FNOPI lo sta già facendo, come tutte le altre Federazioni. Quindi, istaurare un contatto diretto e supportare il professionista in un chiaro percorso di recupero fatto di una vasta offerta formativa, sia tramite Ordini che tramite Provider, che permetterà di poter raggiungere il miglior risultato possibile, ovvero quello di un recupero completo e di grande qualità”.
Nella delibera anche il primo riferimento a quella premialità per i virtuosi promessa dal presidente Monaco. I professionisti in regola con i trienni precedenti al 23-25, infatti, riceveranno per il triennio corrente un bonus di 20 crediti. “Noi siamo anche consapevoli che i virtuosi, cioè le persone corrette e rispettose della norma che hanno a cuore la formazione continua e che ci credono veramente, forse non avrebbero bisogno del bonus – spiega il vicepresidente Cogeaps -. Questo è un invito a non mollare la presa, non abbandonare questo sentiero virtuoso e segnalare ai professionisti sempre in regola che vediamo ed apprezziamo il loro lavoro”.
Intorno alla delibera, però, Pateri commenta anche la difficile situazione con Agenas. “C’è una nota dolente che è la situazione di Cogeaps in questo momento, ente che si vede privato del contributo economico di Agenas per la mancata sottoscrizione della convenzione che, al momento, è sostenuto solo dal grande supporto delle Federazioni”. Il mancato accordo è stato commentato con durezza anche da Roberto Monaco, presidente Cogeaps, e Filippo Anelli, presidente Fnomceo, all’indomani della riunione della Commissione ECM.
“Ciò determina un forte momento di crisi tra Agenas e le professioni, che a sua volta porta a una tensione importante. Il malumore c’è e si traduce anche in una difficoltà oggettiva a dare corso a quanto previsto dalla delibera, fortunatamente le professioni sono molto compatte in questo momento e l’hanno dimostrato nell’elezione delle cariche di Cogeaps, ma firmare la convenzione è urgente”, conferma Pateri.
Resta il nodo assicurativo su cui Federazioni e Ordini fanno da mesi informazione serrata. Dal 2026 infatti, con il decreto attuativo della legge Gelli-Bianco, senza almeno il 70% dell’obbligo formativo del triennio 23-25 in regola, si rischia di vedersi negare la copertura assicurativa in caso di contenzioso. “Crediamo che ci sia una consapevolezza da parte dei professionisti – dice Pateri -, perché sarebbe grave pensare il contrario. Tuttavia il numero di professionisti ancora non in regola richiede a Federazioni e Ordini uno ulteriore impegno per amplificare la presa di coscienza di un rischio concreto”.
“Cercheremo di individuare uno per uno i professionisti e parlarci, sostenerli, accompagnarli. Gli Ordini e le Federazioni non sono mai mancati all’appello e non lo faranno adesso. Accompagneremo i professionisti in questa fine triennio e rafforzeremo l’informazione sulla copertura assicurativa. Nessuno sarà lasciato indietro, è proprio questo il senso della delibera. Come Cogeaps ancora una volta garantiamo per i professionisti, ma non ci saranno ulteriori dilazioni, su questo voglio essere chiaro. Questa è un’opportunità unica e come tale va colta”.
Gloria Frezza
04 luglio 2025
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Ultimo aggiornamento
5 Luglio 2025, 09:48
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