Vaccinare tutti entro agosto è possibile. Ecco come riuscirci e gli intoppi da evitare

di C.F.

Data:
7 Aprile 2021

Vaccinare tutti entro agosto è possibile. Ecco come riuscirci e gli intoppi da evitare

di C.F.

La svolta nella campagna è imminente e anche se le 500mila vaccinazioni al giorno dovessero scattare da maggio – e non da metà aprile come auspicato – l’obiettivo di vaccinare tutti i 51 milioni di italiani over 16 entro il mese di agosto si può conseguire. Ma per farlo non ci dovranno essere nuovi intoppi

04 APR – Cinquecentomila vaccinazioni al giorno. E’ questo il numero magico ripetuto ormai come un mantra. Ma perché proprio 500mila? Perché se effettivamente riuscissimo a farne tante a partire da metà aprile come auspicato sarebbe possibile vaccinare tutti gli italiani sopra i 16 anni entro la fine di agosto. 
 
Vediamo un po’ di numeri. Ad oggi (4 aprile) sono stati vaccinati 11 milioni di italiani di cui 3,4 milioni hanno ricevuto anche la seconda dose.
 
Rispetto ai 51 milioni di italiani sopra i 16 anni (quelli che al momento possono essere vaccinati) ne mancano quindi all’appello 7,6 milioni che devono avere la seconda dose e altri 40 milioni che devono ancora ricevere la prima dose.
 
Per completare la vaccinazione abbiamo quindi bisogno di 87,6 milioni di dosi (calcolando la seconda dose per chi già ha ricevuto la prima e le due dosi per tutti gli altri).
 
Con il monodose Janssen si accorciano i tempi. Ma il fabbisogno di dosi potrebbe ridursi (e quindi anche i tempi) se contiamo sull’arrivo nella seconda metà di aprile (si è parlato del 19 aprile) del vaccino Janssen monodose del quale se ne aspettano da qui a fine giugno 7,3 milioni di dosi e altri 15,9 milioni di dosi entro settembre, che ridurrebbero il nostro fabbisogno complessivo a 64,4 milioni di dosi.
 
Andando a pieno ritmo si può chiudere la campagna entro agosto. Torniamo quindi alle nostre 500mila vaccinazioni al giorno promesse entro aprile: quanto tempo ci vorrebbe per vaccinare tutti con le dosi necessarie?

Ipotesi 15 aprile: calcolando che da qui a metà aprile avremo comunque somministrato almeno altre 3 milioni dosi (immaginando una media di 250mila iniezioni al giorno) che ridurranno il fabbisogno a 61,7 milioni di dosi ci vorrebbero 124 giorni, il che vorrebbe dire concludere la campagna entro i primi venti giorni di agosto.
 
Ipotesi 1 maggio: se le 500mila giorno scattassero invece dal 1º maggio (come appare più realistico), scontando le ulteriori 3,8 milioni di somministrazioni comunque effettuate da qui al 30 aprile che ridurrebbero uleteriormente il fabbisogno a 52,9 milioni di dosi, ci vorrebbero invece 116 giorni per vaccinare tutti, il che vorrebbe dire chiudere la campagna comunque entro la fine del mese di agosto.
 
La variante AstraZeneca: ovviamente in tutte e due le ipotesi potrebbe verificarsi una sfasatura nei tempi dovuta alla necessità di attendere almeno 10 settimane tra prima e seconda dose del vaccino dell’azienda anglo-svedese, il che potrebbe rimandare a settembre/ottobre il compimento della vaccinazione per chi avesse rivevuto la prima dose di AstraZeneca a luglio e a ottobre/novembre per coloro che la dovessero ricevere ad agosto. Ma in ambedue i casi parleremmo ormai di una fetta piccola di popolazione giovane che sarà l’ultima ad essere vaccinata in ordine di tempo e che godrebbe comunque della copertura, seppur parziale, della prima dose in ogni caso entro il mese di agosto.

Come è evidente tutto questo è raggiungibile solo se tutti i fattori necessari al compimento dell’operazione non presenteranno anomalie lungo il tragitto e quindi:
– se il numero di dosi consegnate resterà nel tempo quello programmato (vedi tabella), non solo nelle quantità ma anche nella tempistica di consegna (esempio: se io aspetto 100 dosi di quel vaccino entro una tale data e mi dovessero arrivare tutte e 100 solo alla scadenza e non invece spalmate nel tempo la programmazione giornaliera delle vaccinazioni salterebbe);
 
– se il vaccino monodose di Janssen arriverà effettivamente nelle dosi e nei tempi promessi (se non si rispettassero dosi e tempi di consegna il numero di dosi necessarie per la campagna aumenterebbe in proporzione diventando necessarie più dosi per il richiamo);
 
– se si rispetterà sempre la media di 500mila al giorno che a sua volta deriva dalla capacità delle singole regioni di marciare sempre a pieno ritmo;
 
– se la macchina delle prenotazioni non perderà colpi (in proposito mi sembra veramente un azzardo, e spero che non corrisponda alle reali intenzioni del Commissario Figliuolo, quanto riportato nei giorni scorsi da alcuni media e cioè l’idea di “immunizzare chiunque si presenti davanti alle migliaia di centri disseminati in tutto il territorio, mettendo da parte prenotazioni, fasce di età e categorie più o meno giustificatamente protette”. Non posso immaginare cosa accadrebbe in un Paese come il nostro dove basta l’annuncio di un paio di scarpe in saldo per creare assembramenti pazzeschi, figuriamoci per un vaccino salvavita…
 
Insomma i se non sono pochi ma in teoria l’obiettivo di vaccinare tutti (o quasi) prima della fine dell’estate è praticabile. Ma è certo che ogni passo falso può inceppare la macchina e provocare ritardi nel rullino di marcia.
 
C.F.
 
04 aprile 2021
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Ultimo aggiornamento

7 Aprile 2021, 20:44

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